Cucina villana
La filosofia
Riscoprire il dialogo tra uomo e natura. Questa è la straordinaria visione dei fratelli Francesco e Vincenzo Montaruli. Il progetto di cucina etnobotanica riporta in tavola i sapori delle erbe spontanee e i profumi del parco della Murgia: la parte più viva di una memoria antropologica trasmessa oralmente per secoli.
La maggior parte degli ingredienti utilizzati sono frutto dell’autenticità della raccolta a mano. Una cucina sincera e introspettiva, scandita dall’alternarsi delle stagioni e dalla quotidianità di gesti rivolti alla terra: segreti che i fratelli tramandano agli ospiti.
I menù offrono un percorso composto da piatti interamente vegetali e altri di origine animale, accompagnati da una vasta selezione di vini. Il percorso si definisce a seconda della disponibilità dei prodotti offerti dalla quotidianità: la ricerca dei piccoli produttori locali e degli ingredienti di prima qualità sono protagonisti assoluti della cucina, dettando i ritmi e le scelte creative.
Scarica il menu.
La maggior parte degli ingredienti utilizzati sono frutto dell’autenticità della raccolta a mano. Una cucina sincera e introspettiva, scandita dall’alternarsi delle stagioni e dalla quotidianità di gesti rivolti alla terra: segreti che i fratelli tramandano agli ospiti.
I menù offrono un percorso composto da piatti interamente vegetali e altri di origine animale, accompagnati da una vasta selezione di vini. Il percorso si definisce a seconda della disponibilità dei prodotti offerti dalla quotidianità: la ricerca dei piccoli produttori locali e degli ingredienti di prima qualità sono protagonisti assoluti della cucina, dettando i ritmi e le scelte creative.
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Storia
Negli anni ’80, sin da quando erano bambini, Francesco e Vincenzo venivano accompagnati dal padre, un contadino, sull’Altopiano delle Murge, e imparavano ad “andar per campi”.
La missione dei fratelli è proprio quella di trasformare in arte culinaria tutti i suggerimenti per riconoscere piante e frutti avuti dal papà, il nonno e Ciccillo, raccoglitore di erbe spontanee. Così vengono abbattuti gli stereotipi e i pregiudizi che ancora oggi la cucina vegetale si porta dietro, legati al ricordo della miseria, al falso attributo di cucina povera e a un’epoca in cui i nostri antenati hanno utilizzato gli stessi ingredienti non per arte, ma per fame.
Infatti, non c’è esperienza più importante per Francesco e Vincenzo che quella di raccogliere e lavorare le ricchezze del territorio, come fanno sin dal 2013, quando hanno aperto il ristorante, Mezza Pagnotta. Credono fermamente che tutti saremmo in grado di procurarci autonomamente i vegetali necessari alla nostra dieta, se solo fossimo in grado di riconoscerli e rispettarli. Questa conoscenza però è sempre più rara e oggi bisogna prima di tutto imparare. Oggi tra le mura di Villa Fenicia, la loro cucina prende vita e anima i diversi luoghi dove viene portata in tavola la Murgia.
La missione dei fratelli è proprio quella di trasformare in arte culinaria tutti i suggerimenti per riconoscere piante e frutti avuti dal papà, il nonno e Ciccillo, raccoglitore di erbe spontanee. Così vengono abbattuti gli stereotipi e i pregiudizi che ancora oggi la cucina vegetale si porta dietro, legati al ricordo della miseria, al falso attributo di cucina povera e a un’epoca in cui i nostri antenati hanno utilizzato gli stessi ingredienti non per arte, ma per fame.
Infatti, non c’è esperienza più importante per Francesco e Vincenzo che quella di raccogliere e lavorare le ricchezze del territorio, come fanno sin dal 2013, quando hanno aperto il ristorante, Mezza Pagnotta. Credono fermamente che tutti saremmo in grado di procurarci autonomamente i vegetali necessari alla nostra dieta, se solo fossimo in grado di riconoscerli e rispettarli. Questa conoscenza però è sempre più rara e oggi bisogna prima di tutto imparare. Oggi tra le mura di Villa Fenicia, la loro cucina prende vita e anima i diversi luoghi dove viene portata in tavola la Murgia.
Il Parco Nazionale
dell’Alta Murgia
dell’Alta Murgia
La ricchezza e la biodiversità del Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Puglia) è tutta da riscoprire.
Istituito parco nazionale nel 2004, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani, si estende per 68.000 ettari. L’aspetto naturalistico l'Alta Murgia è caratterizzato dalla presenza di due habitat principali: quello Festuco-Brometalia (formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo) e quello Thero-Brachypodietea (percorsi di graminacee e piante annue). Questi sono i panorami dove i fratelli Montaruli hanno incontrato il raccoglitore Ciccillo.
Ciccillo è l’uomo che ha fatto della raccolta di erbe considerate ormai rare uno stile di vita: “il mio tempo è uno e se lo passo a zappare mi perdo nel frattempo qualcosa che nasce spontaneamente”. È stato lui a svelare molti dei segreti della Murgia ai fratelli, che sin da piccoli sono stati educati a prestare grande attenzione a non calpestare i tesori offerti dalla campagna. Come la miniera di conoscenza che è Ciccillo continua a stupire i fratelli, i fratelli stupiscono gli ospiti del ristorante con i piatti la cui scrupolosità della preparazione è solo una parte del grande racconto di “archeologia del gusto” che ogni giorno si vive nel ristorante.
Istituito parco nazionale nel 2004, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani, si estende per 68.000 ettari. L’aspetto naturalistico l'Alta Murgia è caratterizzato dalla presenza di due habitat principali: quello Festuco-Brometalia (formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo) e quello Thero-Brachypodietea (percorsi di graminacee e piante annue). Questi sono i panorami dove i fratelli Montaruli hanno incontrato il raccoglitore Ciccillo.
Ciccillo è l’uomo che ha fatto della raccolta di erbe considerate ormai rare uno stile di vita: “il mio tempo è uno e se lo passo a zappare mi perdo nel frattempo qualcosa che nasce spontaneamente”. È stato lui a svelare molti dei segreti della Murgia ai fratelli, che sin da piccoli sono stati educati a prestare grande attenzione a non calpestare i tesori offerti dalla campagna. Come la miniera di conoscenza che è Ciccillo continua a stupire i fratelli, i fratelli stupiscono gli ospiti del ristorante con i piatti la cui scrupolosità della preparazione è solo una parte del grande racconto di “archeologia del gusto” che ogni giorno si vive nel ristorante.

Il nostro vino è vivo
Il vino è un viaggio fatto di emozioni attraverso territori, tradizioni e storie di vita. La nostra selezione di vini artigianali è un itinerario che inizia dal luogo in cui il vino è prodotto ed è primo fedele testimone, più di altri prodotti, dell’interazione tra uomo e natura.
